Sabato, 12 aprile 2025
Credo io che una delle maggiori difficoltà dei manager è trovare la root cause dei problemi nei suoi progetti. In questa cronaca vado spiegare le tecniche del metodo sperimentale (formulazione de un’ipotesi), diagramma di Ishikawa, 5 perché e problem statement. Queste sono le tecniche che uso per risolvere i problemi che appaiono nei miei progetti.
Non c’è come fuggire, se facciamo tutte le pianificazioni possibili per una buona esecuzione del progetto, appariranno problemi che non sono stati mappati precedentemente e, la non risoluzione di questi problemi porteranno conseguenze come:
Consiglio la lettura della cronaca: “Come misurare la produttività del tuo team e come migliorarla” per gestire il tuo team e la cronaca: “Gli stakeholder – migliorando il tuo potere e impatto” per una migliore gestione degli stakeholder coinvolti nel progetto.
Ritornando al centro della nostra cronaca, quando troviamoci di fronte a un problema, possiamo utilizzare tecniche per il suo approfondimento e la ricerca di soluzioni che risolvano il problema nella sua genesi. Andiamo alla prima tecnica:
Per una buona formulazione d’ipotesi, ci vuole capire il problema dato in reazione alle sue caratteristiche, contesto, i suoi attori, le relazioni fra di loro, quali procedure ci sono dentro del problema e quali sono i risultati attesi VS ottenuti. Usando un diagramma di flusso dei dati, abbiamo un buon inizio della comprensione, concentrandoci sui processi e risultati. Lascio qui un esempio con sua spiegazione:
L’analisi degli stakeholder è fatta per capire chi sono gli attori, le sue relazioni e molte volte, in quale contesto si inseriscono. Ripeto qui mia cronaca per fare questa analisi: “Gli stakeholder – migliorando il tuo potere e impatto.”
Questo punto sulla formulazione d’ipotesi è esplorare possibili scenari alternativi sull’evoluzione del problema e come possiamo risolverli. Ci basiamo su diverse premesse, variabili e in incertezze. Valutiamo le implicazioni e i rischi di ogni scenario per la prese di decisione. Qui metto come lo faccio e l’esempio:
Esempio:
Discaimer: fai attenzione a formulare le ipotesi con procedure non chiare e stakeholder che hanno una grande influenza, però non sono stati ancora mappati correttamente. La mancanza di chiarezza può portarci a gravi errori quando andiamo a creare le nostre ipotesi.
Penso che la tecnica dei 5 perché sia una delle migliori e più facili per scoprire la root cause di un problema. Però, funziona soltanto se usata di una forma trasparente, principalmente quando si tratta di problemi politici dentro di un’azienda. Può esistere quella paura di parlare lo che è esplicito a tutti. Allora la tecnica per sé non risolverà molto. Es:
- Perché non abbiamo accessi ai computer di produzione?
- Perché l’area di sicurezza non ci ha dato accesso
- Perché l’area di sicurezza non ci ha dato accesso?
- Perché ci hanno detto che gli accessi ai computer di produzione può essere fatti soltanto dalla squadra di sicurezza
- Perché soltanto la squadra di sicurezza può avere accessi ai computer di produzione?
Tutti pensano:
- Perché il CTO ha mandato che fosse così
Comunque, stesso se la risposta è ovvia, l’esercizio di domandarsi sino alla root cause è, per sé, rivelatore.
Identifico qui vantaggi come:
Nonostante il nome, non è bisogno fermarsi alla quinta domanda né è bisogno arrivarci. Il numero cinque è stato scelto perché è una buona misura da trovare la root cause. Il concetto qui è domandarsi fino a trovare il motivo. Nell’esempio sopra, avrei potuto anche continuare: “perché il CTO ha mandato che soltanto la squadra di sicurezza avesse accesso alla produzione?” Un altro punto a essere usato è: Sempre cominci la prossima domanda usando la risposta anteriore. Così abbiamo una tracciabilità del nostro problema. Es:
- Perché le attività sono in ritardo?
- Perché gli sviluppatori stimano di forma sbagliata
- Perché gli sviluppatori stimano di forma sbagliata??
Alla fine, dopo arrivarci alla root cause, è partire alla soluzione. Lascio qui una cronaca che scriverò: “Come trovare le soluzioni giuste per i problemi del tuo progetto”
Il diagramma di Ishikawa è una tecnica usata per la comprensione di un problema dal punto di vista sistemico, cioè, dal punto di vista generale. Sarebbe come fare un passo indietro e vedere il quadro generale di una situazione.
Per questo, usiamo un modello come la immagine sotto, che spiegherò punto per punto.
Qui mettiamo il nostro problema iniziale che bisogna trovare sua root cause. Es: tutte le nostre attività sono in ritardo
Nelle nostre spine, mettiamo i problemi correlati al principale, facendo una verifica se si trova in uno degli M, che sono:
Andiamo al nostro esempio per la creazione del diagramma e, per questo, inizieremo dal nostro problema principale: “Tutte le nostre attività sono in ritardo”. Da questo problema, metteremo sulle spine le questioni coinvolte a questo problema principale. Es:
Così sarebbe il nostro diagramma:
Nota due punti nel nostro esempio:
Disclaimer: Nella mia comprensione, quando la stessa questione appare in due o più luoghi, è grande candidata a essere la root cause del problema. Per questo sempre do la priorità nella mia to do list.
Disclaimer 2: Il diagramma di Ishikawa può essere usato con i 5 perché. Facendo questo, su ogni M ci sarà uno studio di root cause, portando a sotto questioni per risolvere il problema per bene.
Alla fine, dopo tutte le tecniche che abbiamo usato per scoprire la root cause, arriviamo al problem statement. Ma cos’è questo?
Problem statement è una dichiarazione chiara si cos’è il problema che risolveremo. È quasi come una dichiarazione di guerra al problema. In questa dichiarazione, specifichiamo lo scopo, quanto è importante, oltre i nostri obiettivi. Non possiamo lasciare indietro quali saranno i criteri di accettazione e le sue restrizioni. Spiego ora come costruire questo documento e uno esempio.
Per questa costruzione, dobbiamo:
Disclaimer: Ricordati che il problem statement dev’essere SMART, cioè:
Andiamo qui al nostro esempio:
“Il tasso di ritardo delle consegne dalle User Stories del team X è di 20%, che porta a un ritardo di 1 mese a ogni semestre, generando costi aggiuntivi di US$ 100.000 per semestre. Genera anche insoddisfazione per il cliente finale, CTO, CEO e l’area finanziaria. Le principali cause del ritardo è la mancanza si esperienza del team ed estimative sbagliate. Come possiamo diminuire il ritardo per 5% in 3 mesi?”
Bene, adesso è andare alla risoluzione. A presto scriverò una cronaca su: “Come trovare le soluzioni giuste per i problemi del tuo progetto.”
Arrivo alla fine di questa cronaca. Qui hai imparato le 4 tecniche per trovare le root cause di un problema.
Cosa ne pensi? Ti piacerebbe aggiungere qualche istrumento che pensi essere importante?
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A presto!
Erik Scaranello